Da negozio a e-commerce, in attesa del metaverso
Nell’attesa del metaverso, che potrebbe cambiare e anche di molto la situazione, il piccolo negozio può prosperare attraverso l’e-commerce o è destinato a chiudere?
Globalizzazione e convergenza dei mercati
Il nodo della convergenza verso un unico mercato è una delle questioni non risolte: la globalizzazione appiattisce ed unifica tutti i mercati locali? Non c’è più posto per il piccolo esercizio che, è solo questione di tempo, sparirà a causa dei colossi del commercio?
Negli ultimi decenni del secolo scorso, prima o poi a seconda del paese, abbiamo assistito alla progressiva scomparsa dei cosiddetti negozi di vicinato, sostituiti da supermercati e, poi, da ipermercati, la cosiddetta GDO (Grande Distribuzione Organizzata).
Nel 1994 viene fondata Amazon che oggi, a quasi 30 anni di distanza fattura (il dato è del 2021) più di 469 miliardi di dollari ed è un colosso multinazionale, con quota di mercato a due cifre e buona pace dell’antitrust che, fino ad ora almeno, pare ben lontana dal rallentarne la crescita.
Cosa può fare una microimpresa?
In un mondo dominato dai colossi (non c’è solo Amazon anche se in Italia è sicuramente una delle più diffuse) come può competere una microimpresa o, anche, una PMI (Piccola Media Impresa)?
Bisogna lavorare sulle unicità. Le unicità possono essere ad esempio:
- la propria storia
- il proprio prodotto unico
- prodotti realizzati nel negozio
- prodotti usati che non si reperiscono con facilità
più in generale
- se ci si occupa di vendita (o se si vendono servizi):
- la cura nell’assistenza al cliente
- il “metterci la faccia”: il cliente può venire in negozio (o telefonare) e parlare con voi ogni volta, invece che con un operatore del call center che cambia a ogni chiamata
- se ci si occupa anche di produzione:
- il processo produttivo
- le materie prime / gli ingredienti
- la sostenibilità sociale e ambientale
Ci sono alcuni buoni esempi sui social: si tratta di piccoli o piccolissimi esercizi, che magari si trovano in piccoli centri abitati, che però hanno grande notorietà, ovviamente all’interno della nicchia di interessati a quanto commercializzano, tanto da diventare meta per clienti/viaggiatori che si organizzano per andare a fare acquisiti anche di persona. Potrebbe anche essere una idea per rilanciare luoghi al di fuori dei normali circuiti turistici o per far rivivere paesini che si spopolano e in cui ci sono molti locali commerciali chiusi da anni.
Come narrare l’unicità
Le piccole attività, spesso non di prima generazione, hanno storie molto interessanti da raccontare. Sono storie che piacciono ai clienti, che magari sono simili alle loro, che magari gli fanno ricordare che in quel negozio, o in uno simile, andavano con una mamma o con una nonna quando erano piccoli.
Ecco: il concetto potrebbe essere:
ti raccontiamo la nostra storia, per farne parte basta pochissimo, devi solo comprare un nostro prodotto/servizio
Una narrazione “fatta bene”, al tempo dei canali di comunicazione digitali e in particolare dei social, è accessibile potenzialmente per ogni tipo di attività.
Il metaverso promette di essere una nuova agorà: uno spazio che potrebbe amplificare le situazioni attuali (che oggi viviamo grazie ai social network), portando nuovi impulsi al settore del commercio di prodotti e servizi. Ma già oggi anche il piccolo esercente può creare contenuti che descrivano la propria storia, il proprio processo produttivo, la cura che mette in un lavoro che ha imparato dai propri genitori e così via. Se vuoi approfondire, leggi anche Digital Marketing: la creazione dei contenuti come parte di un processo.
Lo storytelling digital sarà la base, lo sfondo, per la commercializzazione vera e propria: le vendite potranno essere fatte direttamente sui canali di comunicazione digitali, ad esempio mediante un funnel (leggi anche Funnel: cos’è e come si usa nel Digital Marketing), attraverso un proprio store sul web o, se i margini lo consentono, sulle piattaforme, Amazon inclusa.